17 BETA ETINILESTRADIOLO 20 MG. DESOGESTREL 150 MG. DILUITO E DINAMIZZATO ALLA 30 C.H
I risultati ottenuti e presentati in sede congressuale hanno evidenziato alcune interessanti serie sintomatologiche riferibili alla sfera psichica che non sono state finora rilevate come effetti collaterali nelle precedenti sperimentazioni controllate pubblicate. L’estensione dello studio attraverso il “proving” omeopatico ha rappresentato una valida linea di ricerca confermando l’assunto che il farmaco potentizzato, amplia, qualifica e affina la sfera sintomatologica prodotta dal composto ormonale agente in dosi ponderali.
OBIETTIVI OPERATIVI
1) Selezione di una serie sintomatologica rilevata nella sperimentazione ed elaborazione della Materia Medica del farmaco testato 2) Confronto delle risultanze statistiche tra i sintomi prodotti dal “verum” e quelli osservati con il placebo 3) Confronto delle risultanze statistiche tra i dati ricavati nella sperimentazione pura e in quella clinica precedentemente realizzata
METODOLOGIA
Il farmaco omeopatico sperimentato alla 30 C.H. è un composto estroprogestinico di sintesi attualmente in commercio e utilizzato da più di dieci anni come anticoncezionale.
Gli sperimentatori sono medici e veterinari omeopati della nostra Associazione provenienti da aree geografiche diverse. Il trattamento verum viene assegnato al 65% (19 su 29) dei volontari eligibili, gli altri servono come controlli.
L’assegnazione dei trattamenti viene fatta tramite sorteggio per favorire la comparazione tra i gruppi e quindi nonostante l’esiguità del campione il modello di sperimentazione è controllato e randomizzato (RCT).
Per motivi di agilità organizzativa non viene contemplata la figura del medico esaminatore, pertanto ogni prover è il medico esaminatore di se stesso o l’osservatore medico nei casi veterinari; le nostre risorse infatti non ci permettono di organizzare i colloqui individuali da parte dei medici esaminatori e di redigere le cartelle degli sperimentatori come vuole una prassi corretta. Tuttavia essendo tutti omeopati provenienti dalla medesima scuola e aventi una certa omogeneità di impostazione metodologica, si è riusciti a realizzare ugualmente una corretta redazione dei diari della sperimentazione e una apprezzabile raccolta dei sintomi.
Il prover ricevendo le istruzioni dal direttore della sperimentazione, che è il referente esperto da contattare per risolvere le eventuali difficoltà incontrate, è tenuto all’osservazione dei sintomi emergenti tenendo presente la propria sintomatologia pregressa e la sua storia clinica intesa secondo la prassi contemplata dalla medicina omeopatica.
Anche se il presente protocollo non contempla la redazione di una cartella clinica lo sperimentatore dovrà essere in grado di differenziare i sintomi nuovi da quelli già comparsi. Considerando lo “stato di salute” come una situazione in gran parte ideale e non applicabile alle nostre attuali condizioni di vita, il nostro protocollo prevede l’impiego di volontari sani, ovvero sufficientemente in buona salute, da non necessitare alcuna terapia nel mese precedente l’inizio della sperimentazione o durante la stessa; sarà inoltre consigliabile che gli sperimentatori non modifichino le loro abitudini di vita in questo periodo.
ASSUNZIONE DEL FARMACO
Il farmaco o il placebo viene assunto dal prover nella dose di tre granuli, tre volte al giorno, rispettando le modalità di assunzione indicate nel protocollo, continuando fino a sette giorni se non appaiono i sintomi.
La comparsa di almeno un sintomo riconosciuto sia come nuovo che come pregresso, determina la sospensione del proving.
Una sola dose-test viene somministrata tre giorni prima dell’inizio della sperimentazione per evidenziare l’eventuale ipersensibilità al farmaco. Se entro quel periodo non compaiono sintomi nuovi degni di nota, il prover inizia la sperimentazione. Gli eventuali sintomi apparsi dopo la dose-test vanno riportati, con le relative modalità, nel diario della sperimentazione fino alla loro scomparsa.
La data di inizio del proving è a discrezione dello sperimentatore il quale assicura che nei trenta giorni precedenti non abbia assunto alcuna terapia che possa condizionare l’effetto farmacologico del farmaco testato. L’assunzione del farmaco omeopatico deve evitare la concomitanza di malattie acute, malesseri, sindromi mestruali o premestruali di particolare intensità o momenti di tensione accentuata.
Per non condizionare i risultati è meglio che i famigliari non siano a conoscenza della sperimentazione e che i provers non si scambino informazioni sull’andamento dei sintomi.
PREPARAZIONE FARMACOLOGICA
Le dose da testare provengono direttamente dalla sede farmaceutica e arrivano allo sperimentatore sottoforma di granuli nei contenitori numerati.
Ogni prover riceve una preparazione del farmaco o del placebo da testare siglato secondo un codice di identificazione. La preparazione farmacologica viene preparata secondo le norme della farmacopea francese e sottoposta alle norme di G.P.L. che coincidono con la sicurezza del prodotto.
Il direttore della sperimentazione non è al corrente della distribuzione verum/placebo in quanto i codici siglati dal farmacista e attribuiti ai provers vengono estratti a sorte e sono in possesso di un medico esaminatore e tenuti in busta chiusa fino alla fase dell’analisi dei sintomi.
DIARIO DEI SINTOMI
Alla comparsa di qualsiasi sintomo valido secondo le indicazione fornite, lo sperimentatore deve sospendere l’assunzione dei granuli e iniziare a compilare il diario dei sintomi.
Il sintomo che dà inizio al proving deve essere intenso e persistente e non connesso con l’insorgenza di evidenti cause scatenanti.
Il sintomo stesso o i sintomi successivi vanno rilevati indicando con attenzione la cronologia, l’intensità e la sequenza; tutte le condizioni e le modalità vanno riportate nel diario, evidenziando l’eventuale ricomparsa del sintomo e le differenze rispetto al passato. Si può verificare la possibilità che vi sia una certa similitudine tra farmaco testato e soggetto, con l’eventuale comparsa di un aggravamento omeopatico; tale fatto va identificato con precisione e i sintomi osservati distinti da quelli considerati come “positivi” che andranno a costituire la Materia Medica; in questo caso viene contemplata comunque l’interruzione del proving qualsiasi sia la localizzazione, la durata e l’intensità della sintomatologia.
Come diario si stabilisce la compilazione di un foglio o cartella repertoriale a cinque colonne come proposto dalla scuola di J.Reves. La cartella può essere informatizzata per facilitare il lavoro di catalogazione dei sintomi secondo la consueta disposizione repertoriale di J.T.Kent.
La raccolta e la registrazione dei sintomi prosegue fino alla persistenza di uno di essi. Se compaiono eventi personali che inducono il volontario ad abbandonare il proving questi vanno relazionati al Direttore della Sperimentazione che deve rispettare la riservatezza delle informazioni ricevute, osservando le indicazioni contenute nelle norme di GCP (Good Clinical Practice). Anche l’eventuale necessità di assumere qualsiasi farmaco deve essere comunicata e comporta l’interruzione del proving.
Il diario della sperimentazione viene consegnato al Direttore e poi aperto alla presenza di almeno un Medico Esaminatore.
Il proving si avvale dei dati ricavati dall’osservazione di 14 casi sperimentati, 5 dei quali hanno ricevuto il placebo e 9 il verum; complessivamente sono stati rilevati 61 sintomi. I sintomi complessivi riportati dagli sperimentatori del verum sono stati 47 (22 dei quali appartengono alla sfera psichica).
I luoghi di provenienza dei volontari e di realizzazione delle sperimentazioni sono: Milano, Firenze, Parma, Pisa e Pistoia. Dei 9 provers che hanno assunto il verum, 3 sono animali con un’età media di 20 mesi, 2 maschi e 1 femmina e 6 umani con una età media di 42 anni, 3 di sesso maschile e 3 femminile.
Nel quadro generale dei sintomi ricavati dalla sperimentazione abbiamo considerato le seguenti categorie:
A SINTOMI MENTALI PRESENTATI DA PIU’ PROVERS
B SINTOMI GENERALI PRESENTATI DA PIU’ PROVERS
C SINTOMI CARATTERISTICI PRESENTATI DA UN SOLO PROVER
D SINTOMI NON CARATTERISTICI
E SINTOMI PREGRESSI
F SINTOMI CURATIVI
G SINTOMI PRODOTTI DAL PLACEBO
I sintomi prodotti dagli sperimentatori del verum sono elencati nella scheda Raccolta sintomi e classificati secondo la disposizione del Repertorio Omeopatico di J.T. Kent. Inizialmente avevano dato la loro disponibilità 29 volontari a cui sono stati spediti i “Kit” con il farmaco o placebo e le relative istruzioni; 15 di essi non hanno iniziato la sperimentazione, mentre il N°2 l’ha interrotta e poi ripresa. Riteniamo sia interessante esporre le motivazioni di coloro che avevano in precedenza dato la loro disponibilità: stato di salute non accettabile, mancanza di tempo, timore di intossicazione, di avvelenamento, di femminilizzazione, che succeda qualcosa di non controllabile. In precedenza altri membri della nostra associazione non si sono resi disponibili per le seguenti ragioni metodologiche: sperimentazione di una sostanza non naturale, per il fatto di sapere in precedenza che la sperimentazione derivi da un composto ormonale.
Abbiamo considerato validi per la sperimentazione anche alcuni sintomi pregressi che abbiamo contrassegnato nella scheda Raccolta sintomi come “OLD”.
Nessuno degli sperimentatori ha manifestato ipersensibilità al preparato.
L’intensita’ dei sintomi viene riportata secondo i gradi del repertorio di Kent
– Riportiamo i tempi di risposta con il numero di assunzioni che hanno indotto l’interruzione della sperimentazione
PROVING VERUM 47 SINTOMI N°2 – 4 SINTOMI
Interrotto due volte la sperimentazione per l’insorgenza di sintomi da raffreddamento – interrompe l’assunzione per la comparsa di sintomi dopo la x dose
N°9 – 9 sintomi; interrompe il proving dopo la
N°11 -2 sintomi; interrompe il proving alla 15 dose
N° 15- 1 sintomo
N° 17 -2 sintomi
N° 19 – 2 sintomi
N° 21 – 10 sintomi
N° 23 – 8 sintomi
N° 24 – 9 sintomi
PROVING PLACEBO 16 SINTOMI 1 – 5 SINTOMI INTERROMPE ALLA 1°?
4 – dato non valido per errore di assunzione
22 – 7 sintomi interrompe al termine della sperimentazione
27 – 4 sintomi interrompe alla 9 assunzione
8 – Nessun sintomo, interrompe al termine della sperimentazione
Nella scheda Cronologia sintomi riportiamo la sequenza di comparsa e la durata dei sintomi osservati.
NUMERARE I SINTOMI – GRAFICO TEMPI DI INSORGENZA
Obiettivi operativi 1-2L’obiettivo operativo 1 si evidenzia nella scheda Raccolta sintomi in cui si vede le realizzazione della Materia Medica del farmaco testato, nella scheda Repertorizzazione sintomi dove sono elencati tutti i sintomi e i rimedi omeopatici più affini al farmaco testato e nella scheda Repertorizzazione Sindrome Minima Caratteristica SMC.
La SMC raccoglie i sintomi più indicativi e sicuri emersi dalla sperimentazione con i relativi dati riguardanti l’intensità di espressione riportata dagli sperimentatori e interpretata in sede di analisi.
La presenza di un campione di piccole dimensioni non si è dimostrato particolarmente limitativo nella evidenza dei risultati. Neppure il fatto di essere a conoscenza della natura del prodotto testato sembra aver inciso sulla natura dei sintomi ottenuti; tuttavia la scarsità dei dati inerenti ai provers che hanno assunto il placebo, una volta scartato il caso in cui vi è stato in uno l’errore di assunzione, ci ha limitato la realizzazione dell’obiettivo operativo 2.
E’ comunque evidente non tanto il confronto quantitativo dei sintomi (media di 5.2 per il verum e 4.0 per il placebo), quanto la differente cronologia d’insorgenza tra i due gruppi. Infatti nel verum, in particolare nei casi che abbiamo ritenuto più sensibili al proving, osserviamo un andamento comune e persistente della maggioranza dei sintomi rilevati, diversamente da quelli osservati nel controllo che sono molto diversificati, disordinati e soprattutto transitori ed estemporanei (vedi scheda cronologia sintomi).
In tal senso riteniamo significativi i risultati provenienti dai provers 19-21-23-24 in cui si evidenzia una serie sintomatologica particolarmente interessante che riguarda un nucleo che possiamo definire come aggressivo e che viene rappresentato da 15 sintomi psichici su un totale di 22.
Non è solo nel dato quantitativo temporale che si evidenzia l’interesse del risultato statistico, ma nello sviluppo dinamico dei sintomi analizzati in sede di elaborazione in cui viene vista la rabbia come manifestazione aggressiva, esprimersi nei tre sintomi reattivi che ci sembrano più indicativi, ovvero la fuga: “ESCAPE ATTEMPTS TO”, la litigiosità: “QUARRELSOME” e l’atto di mordere :”BITING”, che sono stati osservati sia in ambito veterinario che umano.
Gli altri sintomi che confermano la sindrome aggressiva completano il quadro anche se sono considerati in sede analitica come meno “omeopatici”, essi sono: l’avversione al contatto fisico: “AVERSION TO BE TOUCHED”, l’irritabilità alternata a un senso di indifferenza: “IRRITABILITY ALTERNATING WITH INDIFFERENCE” e il pianto dopo una crisi di rabbia “WEEPING ANGER AFTER”.
Anche se questi ultimi sono stati ritenuti meno importanti, in una seconda sperimentazione con una potenza più alta come la 200 C.H., potrebbero manifestarsi in modo più intenso o frequente oppure evidenziare nuclei più profondi.
Riteniamo inoltre che alcuni sintomi che non sono stati evidenziati tra i più importanti nell’analisi possano in un soggetto sensibile diventarlo, ma per questo necessitiamo di nuove conferme sperimentali.
Vale la medesima considerazione per quanto concerne la valutazione della sintomatologia generale e particolare. Tra i sintomi generali comuni abbiamo ritenuto più interessante quello che ritrae la mancanza di appetito: “APPETITE, RELISH, WITHOUT”, perché l’abbiamo osservato come connesso con il tema dell’aggressività; su un piano fisico abbiamo individuato il gonfiore mammario “SWELLING MAMMAE” come il più interessante anche se generico e non modalizzato.
Quest’ultimo sintomo si aggiunge a quelli che riflettono l’eventuale e forse attesa azione ormonale, che per il fatto stesso di essere attesa va valutata con grande attenzione in sede analitica. Questo sintomo è comunque il più vicino a quelli ritrovati negli effetti degli Estroprogestinici descritti nella ricerca precedente (vedi Obiettivo Operativo 3). Riteniamo che i restanti sintomi siano da considerarsi meno caratteristici con tutte le riserve predette.
Abbiamo rilevato nel prover N°11 una risposta simile all’azione curativa di un rimedio omeopatico con la comparsa di uno scarico nasale di muco abbondante seguito da uno stato permanente di benessere e tranquillità; questi due sintomi nella scheda sono stati contrassegnati con un asterisco per differenziarli dagli altri non connessi con un’azione curativa ma determinati dall’azione primaria del farmaco testato.
Confrontando le due schede repertoriali, la prima che riporta tutti i sintomi ricavati e la seconda con la S.M.C., osserviamo che la lista dei rimedi affini a quello sperimentato è simile, con Belladonna….Phos ecc
Obiettivo operativo 3Questa sperimentazione nasce da un proponimento di estensione e di approfondimento di una precedente ricerca osservazionale prodotta su 60 casi clinici sottoposti a trattamento estroprogestinico, che hanno presentato una sintomatologia spontanea raccolta e catalogata secondo la disposizione repertoriale di Kent.
I sintomi precedentemente rilevati riguardavano pazienti in età fertile dai 18 ai 48 anni, viste secondo un approccio omeopatico, che avevano assunto E/P per un periodo di almeno 4 mesi.
Come preminente risultato avevamo osservato un nucleo sintomatologico psichico che rappresenta l’aggressività e in second’ordine un altro che si riferisce alla depressione. Mentre quest’ultimo è sempre presente nelle indicazioni fornite dalle case farmaceutiche a proposito degli effetti collaterali degli E/P, la sintomatologia aggressiva ci è risultata inconsueta e ci ha suggerito di ricercare nel proving l’eventuale conferma.
Riteniamo che gli altri sintomi generali osservati nella ricerca come il gonfiore, la tendenza all’obesità e la cefalea riguardino gli effetti più macroscopici prodotti dagli E/P e per questo motivo sono stati evidenziati parzialmente nel proving al contrario dei sintomi psichici riguardanti l’aggressività e le sue modalità reattive.
In questo modo oltre a confermare statisticamente una aspettativa sintomatologica prevista in precedenza, abbiamo visto confermare anche l’assunto che rispecchia il valore e il significato che il ricercatore si aspetta di verificare nel proving omeopatico con l’ampliamento qualitativo della sintomatologia osservata rispetto a quella prodotta da dosi ponderali della stessa sostanza.
Il fatto che il composto ormonale dinamizzato sia di provenienza sintetica, conferma il postulato che riferisce la possibilità non ancora dimostrata, di ricavare sintomi su sperimentatori sani anche da tali sostanze.
FASI E ATTIVITÀ
1) Impostazione:
A) Stato dell’arte e bibliografia
B) Definizione del protocollo di ricerca
C) Elaborazione scheda raccolta dati
D) Redazione delle istruzioni per gli sperimentatori
E) Ricerca e adattamento norme di GCP
F) Preparazione farmaceutica
G) Estrazione gruppi verum-controllo e spedizione dei preparati
2) Rilevazione A) Raccolta dati B) Definizione quadro delle elaborazioni statistiche C) Feed-back con gli sperimentatori D) Confronto delle risultanze con i Medici Esaminatori
3) Analisi A) Assemblaggio dati B) Caricamento ed elaborazione dati C) Realizzazione quadro delle correlazioni interne alla ricerca D) Comparazione dati con la ricerca precedente E) Analisi dei risultati: inquadramento della sintomatologia rilevata e confronti significativi
4) Divulgazione A) Divulgazione dei dati in sede congressuale B) Pubblicazione del protocollo della ricerca e della Materia Medica del farmaco testato C) Comunicazioni agli organismi interessati
STAFF
1 Direttore della Sperimentazione DS
2 Medici Esaminatori MS
15 Sperimentatori S
1 Farmacista F
1 Informatico I
RACCOLTA SINTOMI VERUM
MIND
1 Anger contradiction from 2°-9-OLD
2-3-4 Anger violent 3°-19-OLD 3°-21 3°-23
5 Anxiety evening 1°-9
6-7-8 Biting 2°-21 3°-23 2°-24
9 Concentration difficult 3°-9
10-11 Escape attempts to 2°-21 3°-23
12 Fear disease of 3°-21
13 Irritability alternating with indifference 2°-9
14 Hurry walking while 3°-24
15 Loathing in general 1°-9
16-17 Quarrelsome 3°-19-OLD
18 Restlessness 1°- 23
19 Slowness 3°-9
20 Touched aversion to be 3°-23
21 Tranquility 3° – 11
22 Weeping anger after 1°-21
HEAD
23 Numbness 1°-2 OLD
24 Pain Occiput extending temples 1°-9
25 Pain pressing temples 1°-15 OLD
26 Pain cervical region 1°-17 OLD
NOSE
27 *Discharge copious 3°-11
FACE
28 Eruption boils, chin 1°-2 OLD
29 Congestion 1°-24
CHEST
30 Distension mammae 1°-2 OLD
31 Pain mammae 3°-21
32 Swelling mammae 3°-21
STOMACH 33
Heat flushes upwards 1°-9-34-35
Appetite relish, without 1°-23 1°24 36
Desire sweets 1°-24
STOOL
37 Diarrhea watery green 3°-24
38 Diarrhea odor sour 3°-24
FEMALE
39 Menses appear as if would 2°-21
40 Menses frequent 1°-24
41 (FIRST MENSES EARLY 23)
EXTREMITIES
42 Numbness foot right-left 1° 2-OLD
43 Awkwardeness stumbling when walking 3° – 24 OLD
SLEEP
44-45-46 Unrefreshing 1°-2 2°-9 1°-21
GENERALITIES
47 Heaviness externally 1°- 21
RACCOLTA SINTOMI PLACEBO
MIND
1 Sadness 1°-1
2 Restlessness 1°-22
3 Magnetized, desire to be 3°-22
4 Anger 1°-22
HEAD
Pain pressing temple 1°-1
STOMACH
Desire meat 2°-22
ABDOMEN
Pain lying on side agg 1°-1
Distention 1°-1
Pain right side lying amel 2°-27
FEMALE
Menses appear as if would 1°-1
Pain ovaries 1°-1
Anaesthesia 1°-27
BACK
Twitching 1°-22
EXTREMITIES
Pain calves 2°-22
GENERALITIES
Pain constricting 1°-27
Heat sensation 2°-22
BIBLIOGRAFIA
S. Hahanemann; Organon of medicine, 5th and 6th Ed., Parr. 125-145; B. Jain Pub.
J.T. Kent; Lectures on Homeopathic Philosophy, The Study of the Provings, Pagg. 204-213, XXVII lesson; B. Jain Pub.
J. T. Kent; Lesser Writings, The Study of Provings, Pagg. 442-444; B. Jain Pub.
J. Reves; 24 Capitoli di Omeopatia, Cap.V; Ed. Homeopress.
P.S. Ortega; Introduccion a la Medicina Homeopatica, Pagg. 157,163,167,260,337,338,341,342,346,347; Biblioteca de Homeopathia de Mexico.
H.A.Roberts; The principles and art of cure by Homeopathy, Cap. XV; B.Jain Pub.
M.L.Dhawle; Principles and practice of homeopathy, Pag. 364; Memorial Ed. Bombay Stuart Close; The genious of Homeopathy, day-book of the prover, Pagg. 155,242; B.jain Pub.
R. E. Dudgeon; Lectures on Theory and Practice of Homeopathy, Pagg 176-211; B. Jain Pub.
E. A. Farrington; Lesser Writings, a proving of Nat.P.-Sal.ac.-Lac.c., Pagg.339,355,360; B.Jain Pub.
R. Hughes; Principles and practice of homeopathy, The knowledge of medicines, Pagg. 59-68; B.Jain Pub.
D.Riley; Homeopathic drug proving protocol; 1996 Atti del 51° Congresso della LMHI.
G.Vitoulkas; The science of homeopathy, Cap.VI, Pag.97; Grove Press, New York
R.Sankaran; A protocol for provings. Homeopathic Links; 8:1. 15-17
J.Sherr; The Dynamics and Methodology of homeopathic Provings; Vol. I, Dynamis School ed.
J.Sherr; The Homeopathic Proving of Hydrogen, Scorpion, Chocolate; Dynamis School ed.
Brazilian Medical Association; Protocol of national sperimentation; 1996 Atti del 51° Congresso della LMHI
P.Belon; Provings: concept and methodology; British Homeopathic Journal, October 1995.
A. Signorini, M. Castellini, A. Del Carlo; La scheda raccolta dati e metodologia; Rivista FIAMO, Il Medico omeopata, Marzo 1999, Pagg. 33-35.
Bollettino d’Informazione sui farmaci 1991; norme di buona pratica clinica (GCP).
W.Bianchi, H.Baasch, C.Negrini, C.Donati; norme di buona pratica clinica (GCP) per la sperimentazione dei farmaci nell’uomo; Febbraio 1993, Federazione Medica, Pagg. 21-26
Direttive CEE 65/65, 75/319, e 92/73 del Consiglio delle Comunità Europee; Bruxelles 18-9-1992 e 22-9-1992
Decreto legislativo 17 Marzo 1995 N° 185 e sue modifiche, Legge Ottobre 1997 N°347
D. Costantini; Statistica inferenziale; Le Scienza Quaderno N°98, Ottobre 1997