Rimborso omeopatia

10 Set 2004 | Rassegna Stampa

IL MINISTRO DELLA SANITÀ DICE SÌ
Il ministro della Sanità francese, Philippe Douste-Blazy, non intende eliminare il rimborso dei prodotti omeopatici da parte della mutua, così come auspicato dall’Accademia di medicina francese. In un comunicato che ha destato scalpore, gli accademici hanno definito “aberrante” il risarcimento di queste sostanze da parte della Securitè Sociale. Sono tre le ragioni indicate dal ministro al quotidiano Le Monde per spiegare la propria posizione: prima di tutto, sarà compito dell’Alta Autorità di sanità – organismo indipendente che verrà creato dal 1 gennaio 2005 nell’ambito della riforma della Mutua – decidere quali medicinali rimborsare e quali no.

Poi si deve tenere presente che 10 milioni di francesi consumano prodotti omeopatici, 30.000 medici li prescrivono, “e tutto per 70 milioni d’euro all’anno, cioè una goccia d’acqua nel mare delle spese farmaceutiche”. Se verrà revocato il rimborso, “i pazienti – deduce il ministro – prenderanno altri medicinali che costeranno molto più cari”. Infine, “l’omeopatia – afferma Douste-Blazy – è un settore industriale molto importante, e un terzo della produzione mondiale è assicurata in Francia”. Secondo l’Accademia di medicina – 130 membri tra i quali il padre del ministro – l’omeopatia è “un metodo immaginato, due secoli fa, a partire da preconcetti privi di fondamento scientifico”. Dal 1 gennaio 2004 questi prodotti sono rimborsati al 35%, mentre prima era corrisposto ai malati il 65%.