Omeopatia: verso la svolta

3 Mar 2012 | Rassegna Stampa

PRESTO LO SBLOCCO DI NUOVI FARMACI SUL MERCATO
E’ la conclusione di anni di trattative tra Omeoimprese, la federazione delle aziende omeopatiche, il ministero della Salute e l’Aifa. In proposito erano già stati redatti due emendamenti bipartisan al dl Liberalizzazioni e a quello per le semplificazioni, che poi erano saltati in Parlamento, ma il ministero della Salute, a quanto apprende l’AGI, avrebbe assicurato la disponibilità a “riesumare” gli emendamenti sblocca-omeopatia in un prossimo decreto legge prima dell’estate.

“Finalmente, dopo anni di stallo, le imprese del settore possono guardare al futuro con più fiducia”, sottolinea Alessandro Pizzoccaro, presidente del CdA dell’azienda omeopatica Guna e membro del Consiglio direttivo di Omeoimprese.

“Quella attesa da anni è una svolta importante per l’Italia, dove per la mancanza di definizione delle procedure di registrazione non si potevano immettere sul mercato nuovi farmaci, e quelli presenti finora lo erano in virtù di una autorizzazione risalente al 1995. Il ministero della Salute appare come importante regista del rinnovato dialogo tra le imprese del settore e l’Aifa, che negli ultimi mesi ha dimostrato impegno nel voler risolvere costruttivamente un empasse che durava ormai da troppo tempo”.

Si risolverà a breve, insomma, una situazione che dura dal 1995, da quando cioè le imprese non hanno potuto più immettere sul mercato italiano nuovi farmaci. Nel 2006 una direttiva europea, che ha creato il Codice Unico del Farmaco inserendo nel paniere anche i farmaci omeopatici, prescriveva ai paesi membri di adottare misure per la registrazione di farmaci omeopatici, ma la direttiva, pur recepita dall’Italia, su questo punto è rimasta lettera morta.

Ora la situazione si sbloccherà, e sono pronti a irrompere sul mercato decine di nuovi prodotti omeopatici “sdoganati”: “Solo noi di Guna – spiega il responsabile delle relazioni istituzionali Giovanni Gorda – abbiamo 90 prodotti nuovi pronti a essere venduti anche in Italia.

Finalmente, grazie all’impegno del ministero e dell’Aifa, dopo anni potremo registrare i nostri farmaci, con un beneficio in termini di sicurezza e controlli oltre che di possibilità di scelta per i milioni di italiani che scelgono di curarsi con l’omeopatia”.