In Svizzera: Medicine Complementari e Alternative equiparate alle altre specialità mediche

6 Mag 2014 | Contro informazione

MEDICINE ALTERNATIVE RIMBORSATE DALLA CASSA MALATTIA

Le prestazioni della Medicina Antroposofica, della Medicina Tradizionale Cinese, della Medicina Omeopatica e della Fitoterapia saranno per principio a carico dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie.

Solo le prestazioni controverse saranno esaminate per sapere se sono efficaci, appropriate ed economiche. Con questa procedura il Dipartimento federale dell’interno (DFI) intende adempiere un mandato costituzionale.

Nel maggio 2009 Popolo e Cantoni hanno approvato a larga maggioranza il nuovo articolo costituzionale per una maggiore considerazione delle Medicine Complementari e Alternative. Dal 2012 e provvisoriamente fino al 2017 l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) assume i costi delle prestazioni della Medicina Antroposofica, della Medicina Tradizionale Cinese, della Medicina Omeopatica e della Fitoterapia.

Il rimborso è provvisorio e a tempo determinato perché manca ancora la prova che le prestazioni delle quattro specialità di Medicine Complementari e Alternative sono efficaci, appropriate ed economiche.

Dopo due anni si sta ora delineando l’impossibilità di apportare questa prova per l’insieme delle prestazioni di queste specialità.

Pertanto il Dipartimento Federale dell’Interno (DFI) propone di equiparare queste specialità di Medicina Complementari e Alternative alle altre specialità mediche già rimborsate, facendo valere anche per esse il principio della fiducia e del rimborso delle prestazioni da parte dell’AOMS. Analogamente a quanto già avviene per le altre specialità, la verifica si limiterà a singole prestazioni controverse. Le modalità di applicazione dei criteri di efficacia, efficienza ed economicità alle Medicine Complementari e Alternative devono ancora essere precisate.

Il DFI e l’Ufficio Federale della Sanità Pubblica (UFSP) hanno informato le cerchie interessate della procedura prevista, invitandole a collaborare all’elaborazione dei criteri e dei processi.

Per adempiere in questo modo il mandato costituzionale, è necessario adeguare l’ordinanza sull’assicurazione malattie e l’ordinanza del DFI sulle prestazioni dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. La decisione in merito spetta rispettivamente al Consiglio Federale e al DFI in base alla propria competenza.

MEDICINE ALTERNATIVE RIMBORSATE DALLA CASSA MALATTIA
Le medicine alternative saranno rimborsate dall’assicurazione malattia di base a titolo provvisorio fino al 2017. Lo ha deciso oggi il Dipartimento federale dell’interno (DFI) per rispettare il nuovo articolo costituzionale sulla medicina complementare, accettato in votazione popolare nel maggio 2009.

L’ex consigliere federale Pascal Couchepin aveva suscitato polemiche nel 2005 quando decise di escludere dalla lista delle prestazioni rimborsate la medicina antroposofica, quella tradizionale cinese, l’omeopatia e la fitoterapia. Quattro anni dopo gli svizzeri avevano plebiscitato (67% di sì) un articolo costituzionale che chiedeva a Confederazione e Cantoni di tenere in maggiore considerazione le medicine complementari. Dal 2012 queste prestazioni vengono nuovamente rimborsate.

Oggi è stato annunciato che la medicina antroposofica, la medicina tradizionale cinese, l’omeopatia e la fitoterapia continueranno ad essere a carico dell’assicurazione obbligatoria fino al 2017. Solo le prestazioni controverse saranno sottoposte ad un esame per determinare se sono efficaci, appropriate ed economiche.

Il rimborso è provvisorio e a tempo determinato visto che non vi è ancora una prova certa che le prestazioni di queste quattro specialità di medicina complementare siano efficaci, appropriate ed economiche.
Malgrado siano state sottoposte al vaglio di esperti, sembra impossibile provare l’efficacia di tutte le prestazioni in questo campo. Il DFI propone quindi di equiparare queste medicine complementari alle altre specialità mediche già rimborsate, facendo valere il principio della fiducia e del rimborso delle prestazioni. La verifica si limiterà a singole prestazioni controverse.

I criteri di efficacia non sono ancora stati determinati. Il DFI e l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) hanno avviato una consultazione in merito e invitato le cerchie interessate a parteciparvi.