Un nuovo studio pubblicato su Clinical Infectious Diseases
L’uso eccessivo di antibiotici per curare diarrea del viaggiatore può contribuire alla diffusione di superbatteri resistenti ai farmaci, secondo un nuovo studio pubblicato su Clinical Infectious Diseases.
Secondo gli autori dello studio la maggior parte dei casi di diarrea del viaggiatore sono di natura lieve e si risolvono da soli.
I ricercatori hanno testato 430 persone provenienti dalla Finlandia, prima e dopo viaggi al di fuori dei confini nazionali.
Circa un soggetto su cinque di coloro che avevano viaggiato in regioni tropicali e subtropicali era tornato portando con sé, inconsapevolmente, dei batteri intestinali resistenti agli antibiotici (ESBL – PE – extended-spectrum beta-lactamase–producing Enterobacteriaceae).
Più di un terzo dei viaggiatori che avevano assunto antibiotici per la diarrea, secondo lo studio, presentava batteri resistenti agli antibiotici.
L’ottanta per cento dei viaggiatori, che si erano recati in Asia meridionale e avevano assunto antibiotici per curare la diarrea, presentava batteri intestinali resistenti alle cure.
Altre regioni che hanno comportato un rischio elevato sono risultate il Sud-Est asiatico, l’Asia orientale, il Nord Africa e il Medio Oriente.
Le persone che ospitano inconsapevolmente batteri resistenti agli antibiotici possono non sviluppare sintomi evidenti ma contribuiscono a diffondere questo tipo di batteri nei loro paesi di provenienza.
“Più di 300 milioni di persone visitano queste regioni ad alto rischio ogni anno”, ha affermato Anu Kantele, professore associato in malattie infettive presso l’Università di Helsinki.
“Se circa il 20 per cento di loro sono colonizzate da questo tipo di batteri, si tratta di numeri davvero enormi. L’unico aspetto positivo è che la colonizzazione è solitamente transitoria, della durata di circa un anno e mezzo” ha aggiunto Kantele.
I viaggiatori internazionali devono essere istruiti su come trattare in modo sicuro la diarrea del viaggiatore e dovrebbero essere più cauti riguardo all’assunzione di antibiotici per curare la diarrea, secondo gli autori dello studio.
Secondo Kantele esistono due strumenti principali per evitare la colonizzazione da parte di batteri intestinali resistenti durante il viaggio: la prevenzione e la restrizione dall’uso di antimicrobici per curare la diarrea del viaggiatore.
I ricercatori propongono di evitare la prescrizione degli antibiotici per la profilassi contro la diarrea del viaggiatore e di non utlizzarli per trattare le forme di malattia lievi e moderate.
In generale, i viaggiatori affetti da diarrea devono bere molti liquidi e utilizzare farmaci anti-diarrea non antibiotici, secondo Kantele e colleghi che consigliano di rivolgersi al medico in caso di sintomi quali febbre alta, feci sanguinolente o grave disidratazione.
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